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3 COSE DA SAPERE SU SAN GIORGIO DI VALPOLICELLA

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IL BORGO PIU’ SILENZIOSO D’ITALIA, SAN GIORGIO DI VALPOLICELLA

 

Rieccoci tornati finalmente con la nostra super rubrica dove vi spieghiamo tutto ciò che è poco conosciuto e in questo ritorno vi racconteremo delle curiosità in un borgo molto conosciuto per il vino, ma non parleremo di questo sta volta.
Durante lo scorso anno Vi abbiamo accompagnato alla scoperta di alcuni dei segreti e curiosità che caratterizzano il territorio Veneto ; quest’anno non sarà certo di meno!


Conoscete il borgo “il più silenzioso d’Italia”? Chi pensa di conoscere la risposta? Inserito nella lista tra i borghi più belli d’Italia.
Immerso tra ulivi e vigne. Ha un soprannome, “Ingannapoltron”.
Ci troviamo  tra le vigne di un bellissimo borgo in Valpolicella San Giorgio di Valpolicella.

Noi che ci siamo stati non ci saremmo mai aspettati di incontrare un paesino tanto carino a pochi kilometri di distanza dal Lago di Garda; questo piccolo silenzioso borgo sorge in cima ad una graziosa collina, immerso tra ulivi e vigneti.


Ma la bellezza va oltre, una volta arrivati in cima si può godere di una spettacolo unico nel suo genere: potrete ammirare diversi tipologie di paesaggi: dal Lago di Garda, a Verona, alla Valpolicella, alla Pianura Padana e agli Appennini Tosco-Emiliani, insomma quasi tutto il nord Italia potremmo dire. Ecco le curiosità di questo borgo che in pochi sanno.

 

PERCHE’ IL SUO SOPRANNOME E’ “INGANNAPOLTRON” ?

 

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Il termine deriva proprio dal dialetto veronese che significa letteralmente “inganna il pigro”; i pellegrini, in epoca passata, credevano fosse una passeggiata raggiungere la cima del paese, vedendolo dal basso sembrava molto veloce e soprattutto vicino raggiungerlo, provare per credere!!La verità è tutt’altra! Lungo il percorso per raggiungere il borgo incontrerete una strada molto ripida e piena di tornanti che renderanno quindi il raggiungimento ancora più faticoso, da qui “Ingannapoltron”.


Oggi San Giorgio di Valpolicella è conosciuto da tutti per il suo olio extra vergine d’oliva e, naturalmente, i vini.
Questo paesino è interessato anche da un forte turismo enogastronomico, nonché naturalistico e culturale; non a caso è stato inserito nella lista dei “borghi più belli dItalia”, insieme a Borghetto sul Mincio!

 


COSA VEDERE A SAN GIORGIO IN VALPOLICELLA?

 

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Ecco l’itinerario da fare in 24 ore in questo borgo:

  • La terrazza panoramica.
  • La Pieve di San Giorgio di Valpolicella.
  • Il Museo – Antiquarium.
  • La via Crucis dei Lapicidi.
  • Marogne.
  • Le Cave di Marmo Rosso Verona.
  • La terrazza panoramica. Il cuore di tutto il paese.


Vi consiglio anche di fare un tour nel centro di questo villaggio;  vi imbatterete nella “Piazza della Pieve” e la sua “Via Panoramica”; si tratta letteralmente di una grande piazza dove si ha la possibilità di ammirare dall’alto le colline della Valpolicella e, per chi ha una buona vista, anche il Lago di Garda!


Se desiderate  sorseggiare un buon vino e assaporare qualche stuzzichino con una vista mozzafiato”, il “Red Zone Art Bar” aspetta solo voi

 

  • La Pieve di San Giorgio di Valpolicella

Ogni paesino ospita la sua chiesa; così è anche per San Giorgio. Cosa si intende per “Pieve”? Si tratta della bellissima chiesa barbarico-romanica di San Giorgio di Valpolicella, composta da tre navate e due absidi contrapposte; tutti il complesso ospita un chiostro, una sala capitolare e una torre campanaria. Risalente all’VIII secolo, costruita sulle rovine di un santuario pagano già esistente, è stata trovata un’iscrizione che farebbero risalire ad una prima chiesa in età longobarda. All’interno della Pieve sono stati trovati affreschi del XII e XIII secolo e un’antica fonte battesimale. Sia all’epoca ma tutt’ora oggi è considerata uno dei luoghi di culto più antichi del veronese. Attraverso una piccola porta aperta della chiesa si raggiunge per l’appunto il chiostro, uno degli angoli più fotografati dai turisti che visitano San Giorgio di Valpolicella, in quanto presenta un grazioso giardino intorno e il pozzo.

 

  • Il museo – Antiquarium

E affianco alla chiesa, proprio In piazza, sorge l’Antiquarium, un museo che raccoglie tutti i reperti preistorici, storici, artistici e folkloristici del territorio. Di grande interesse la presenza di cave a cielo aperto e in galleria per l’estrazione di marmo e di pietra, testimonianze di una tradizione artigianale.

 

  • Via Crucis Dei Lapicidi

La Via Crucis dei Lapicidi, conosciuta anche con il nome di “Il libro della memoria” è stata collocata nei pressi del cimitero di San Giorgio, considerato il tema che viene trattato e la vicinanza del sito alle numerose cave dalle quali, fin dai tempi più antichi, venivano estratti i marmi per produrre opere apprezzate in tutto il mondo. Si tratta di un’opera che racconta la passione di molti ambrosiani, cavatori, scalpellini, scultori ed imprenditori che fin dall’antichità, con il duro lavoro e le loro capacità, hanno contribuito a valorizzare il nostro territorio.

 

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  • Marogne

Nel percorrere la strada per arrivare a San Giorgio non avrete potuto non notare i terrazzamenti realizzati con muretti a secco, elemento caratteristico della collina veronese, che hanno lo scopo di proteggere il terreno dall’erosione delle acque. Hanno un loro nome specifico, proprio Marogne.

 

  • Le Cave di Marmo Rosso Verona

Nei suoi dintorni ci sono anche numerose cave di pietra e di marmo Rosso Verona, detto di Sant’ Ambrogio. Sono chiamate proprio così. Non perdetevi anche le “cave descuerte”, termine che deriva sempre dal dialetto paesano, che stanno ad indicare della cave scoperte, a cielo aperto.

 



VI VA UN CALICE DI BUON VINO?

 

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I piatti tipici del territorio sono molti e soprattutto diversi tra di loro, tra questi ci sono la minestra di fave, le tagliatelle in brodo coi fegatini, la pasta e fagioli, i bigoli con le sarde, la soppressa veronese e il formaggio Monte Veronese della Lessinia.


Tra i dolci spiccano la gradela, focaccia dolce, e il nadalin, un dolce tipico a base di mandorle. Come vi avevamo già anticipato, non possono mancare l’olio e i vini, ancor di più se di casa con tutti ulivi e vigneti presenti nel territorio; alcuni esempi Amarone e Recioto, Valpolicella, Valpolicella Superiore e Ripasso; se vi capiterà di passare per di qui d’estate, vi consigliamo di sorseggiare un ottimo calice accompagnato dalle buonissime ciliegie appena colte.


Ed ora passiamo la palla a voi!
Siamo curiosi di sapere quale cibo, piatto o bevanda è tipica nel vostro territorio e soprattutto, anche la vostra città/paese è conosciuta per avere un soprannome particolare ?

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